Ancora 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮.
Il vanverismo pedagogico è una brutta bestia: se in tempi normali produce un discorso sulla scuola che impedisce di investire su apprendimento e insegnamento, in tempi di pandemia può causare migliaia di decessi.
Nel 2020 gran parte dei media per mesi confonde una seduta pensata per favorire alcune prassi didattiche con un mezzo utile a garantire il distanziamento fisico nel corso della pandemia.
La ministra Azzolina ne trae vantaggio. Infatti, non avendo progettato né realizzato nulla in tema di testing, tracciamento, rimodulazione di orari, ambienti e strategie didattiche, torna utile alla sua causa che i media evitino di affrontare questioni sostanziali e si concentrino invece sulle proprietà salvifiche dei "banchi con le rotelle". Azzolina finisce con l'assecondare tale processo presentandosi in tv felicemente seduta su uno di essi.
Dopo il disastroso riavvio delle lezioni in presenza, i media presentano il conto, ma a modo loro. Vittime della loro stessa incompetenza, non rendendosi conto che quelle sedute non c'entravano nulla con il distanziamento fisico, parlano di "flop dei banchi con le rotelle".
Sfugge loro che qui il "flop" legato all'incapacità di svolgere la propria funzione non riguarda affatto i banchi, ma una ministra che non dà risposte e un giornalismo che non pone domande.
Come sappiamo, la vanvera è nel metodo. E metodi come questo, distogliendo l'attenzione dalle possibili soluzioni a problemi legati alla diffusione di una pandemia, costano decine di migliaia di morti.
CC 18/04/2021