TESI E FONTI


BREVISSIMO APPUNTO SULLE FONTI UTILIZZATE ALL’INTERNO DELLE TESI DI LAUREA


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Richiamare altre fonti, confrontarsi con esse o basare su di esse le proprie argomentazioni non è solo   opportuno, ma è fondamentale per qualsiasi lavoro scientifico. Pertanto, il ricorso a tali fonti  non sminuisce  il valore del proprio lavoro. Tuttavia è obbligatorio esplicitare sempre la fonte utilizzata.

Considerate tre frequenti modalità di utilizzo di fonti (citazione / sintesi o parafrasi / libero utilizzo nell’argomentazione), queste sono le regole da seguire nei loro riguardi durante il lavoro di tesi.


1.Esplicitare la fonte di tutti i brani "presi" da altre parti, sul web o su carta (CITAZIONE).

2.Esplicitare la fonte di tutti i testi sintetizzati o parafrasati, sul web o su carta (SINTESI/PARAFRASI);

3.Esplicitare la fonte di tutti i testi, sul web o su carta, su cui ci si basa per esprimere giudizi, opinioni, valutazioni (LIBERO UTILIZZO NELL’ARGOMENTAZIONE).


Chiarimenti ed esempi.

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1) CITAZIONE.

Si prende un passo, un brano, uno o più capoversi (di solito due, tre o più righe) da un altro testo. Per farlo è necessario:

INTRODURLO all’interno della trattazione;

INCOLLARLO con una formattazione particolare;

CITARLO (per gli esempi sulle citazioni, vedere qui).

ESEMPIO.

Ecco cosa secondo John Dewey caratterizza un processo valutativo:

vi è sempre qualche osservazione del risultato ottenuto in paragone e in contrasto con quello atteso, tale che il paragone getti luce sulla effettiva adeguatezza delle cose adoperate come mezzi (Dewey, 1939, p. 37).


ATTENZIONE!!! Esplicitare - se non si è letto un testo (sul web o su carta) ma lo si cita perché un altro testo che si è letto lo cita - che non è una citazione di prima mano, ma di seconda, terza o quarta (es. cit. in Dewey, 1939).


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2) SINTESI/PARAFRASI.

Si sintetizza o si esprime con parole proprie quanto ritrovato in un altro testo, richiamando esplicitamente quel testo.

ESEMPIO.


Come evidenziato da Dewey (1939), i giudizi di valore sono caratterizzati dal confronto tra quanto realizzato e quanto auspicato e tale confronto è informativo rispetto all’adeguatezza dei mezzi impiegati.


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3) LIBERO UTILIZZO DI FONTI PER ARGOMENTARE.

Si fa riferimento a quanto scritto in altre opere all’interno delle argomentazioni.

ESEMPIO.


È un dato troppo spesso trascurato il fatto che le valutazioni, per lo meno quelle degne di essere considerate tali, abbiano una loro irriducibile e utile dimensione comparativa (cfr. Dewey, 1939).